Anche i sindaci si vestono di rosa per ricordare a tutte le donne l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce come strumento di lotta contro il tumore al seno. Una pochette nel taschino, ispirata al colore della campagna, è il simbolo scelto dai sindaci Roberto Ciappi, Paolo Sottani, David Baroncelli, Alessio Calamandrei e Francesco Casini per esprimere pubblicamente la propria adesione alla campagna nazionale “Nastro Rosa LILT for Women 2020”, promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i tumori. E’ così che le amministrazioni comunali di San Casciano, Greve, Barberino Tavarnelle, Impruneta e Bagno a Ripoli, a conclusione del mese di ottobre, dedicato alla prevenzione, hanno rilanciato le finalità e i contenuti dell’iniziativa di sensibilizzazione che nei cinque territori di area fiorentina si è diffusa con le azioni di promozione messe in campo dal Tavolo per le Politiche di genere, costituito dai comuni e dalle sigle sindacali CGIL Chianti, SPI Firenze, CISL-FNP Chianti, UIL Firenze. “La prevenzione salva la vita – dichiarano i sindaci – la diagnosi precoce è l’arma più efficace per vincere contro il cancro al seno perché individua e riduce i fattori di rischio e impedisce l’insorgere di una malattia o ne ritarda lo sviluppo”. I Comuni hanno dato un contributo simbolico agli obiettivi della campagna che ha attivato visite senologiche gratuite di prevenzione oncologica nei 400 ambulatori presenti sull’intero territorio nazionale.
“Esponendo sulle facciate dei palazzi comunali un drappo rosa – proseguono – e sollecitando la comunità sul valore della prevenzione, anche attraverso il coinvolgimento attivo degli operatori economici dei nostri territori che ringraziamo, abbiamo voluto rendere visibile un messaggio collettivo e un invito a riflettere sulla funzione della prevenzione che ci permette di vivere meglio e più a lungo se ne facciamo uno stile di vita”. Il cancro al seno ha un’incidenza molto alta, rappresenta la forma tumorale più frequente e diffusa. Lo scorso anno, a titolo esemplificativo, hanno ricevuto tale diagnosi oltre 53mila donne italiane. “Nonostante i dati rilevino un trend di crescita nella diffusione della neoplasia, pari allo 0,3 per cento – proseguono i sindaci – si è abbassato il livello di letalità e questo grazie anche ad una diagnosi precoce, sempre più puntuale e avanzata dal punto di vista tecnologico”.
Anche il consigliere regionale Massimiliano Pescini che oggi, a chiusura della campagna, si è unito ai sindaci nel ricordare alle donne di prendersi cura di sé ha rimarcato l’importanza dell’informazione abbinata ad una costante azione di prevenzione. “Credo che la cultura della prevenzione, sulla quale è necessario che continui ad investire la Regione Toscana – aggiunge – debba diventare un metodo di vita da apprendere e mettere in pratica a tutte le età, un approccio che si diffonde non solo nel mese di ottobre. Facciamo in modo che nel quotidiano di ogni piccola donna che cresce e si appresta ad entrare nel mondo degli adulti ci sia spazio per la corretta informazione e la prevenzione. Il coinvolgimento del mondo scolastico femminile e l’abbassamento dell’età dello screening sono strumenti fondamentali perché la prevenzione acquisisca il valore di un patrimonio accessibile a tutti”.